Nonostante un oramai lungo periodo di rodaggio il sistema Polisweb, questo nuovo ed assolutamente irrinunciabile modo di lavorare, non entra ancora a regime.
Per quanto mi riguarda da ben cinque giorni non riesco a consultare i miei “fascicoli” e, nonostante il solerte e cortese servizio di assistenza, la cosa in definitiva crea un bel pò di danni che nessuno mai riconoscerebbe (cliccando qui potete vedere la relativa schermata).
Non dubito che i tecnici stiano lavorando sodo dietro le quinte virtuali, ma purtroppo ciò che conta sono solo i risultati, specie nel modo della giustizia, caratterizzato da scadenze giornaliere e perentorie (tali, ovviamente, solo per gli avvocati).
L’elenco delle interruzioni del servizio è a mio avviso inaccettabile – ben 193 dal 2009, di cui 83 nel solo 2013 – nonostante l’eventuale scusante dell’entrata in vigore della revisione delle circoscrizioni giudiziarie.
Se volete farvene un’idea potete consultare il relativo elenco scaricando il seguente file: PoliswebInterruzioni22ott2013.
Allora le domande sorgono, come suol dirsi, spontanee:
- perchè così tante e spesso prolungate interruzioni del servizio, quando, ad esempio, con le banche non succede praticamente mai?
- perchè utilizzare il costoso ed obsoleto sistema della lettore di smart card su “chiavetta usb”, quando (forse?) si potrebbe utilizzare il metodo di accesso con nome utente, password e cd. “token” come si fa con le banche?
- perchè le “chiavette usb” vengono fornite da alcuni operatori, benchè certificati dal Ministero, con a bordo software obsoleto che, se aggiornato, spesso le blocca del tutto?
- cosa avverrà l’oramai prossimo 30 giugno 2013 con l’entrata a regime (si fa per dire) del Processo Civile Telematico?
(Armando Argano – 23 ottobre 2013)