“Piove: avvocato ladro”, ma oramai è solo una moda piuttosto insulsa.

Il Fatto Quotidiano, nell’edizione di ieri, ha reiterato l’imperante equazione secondo cui: meno avvocati = meno ricorsi = soprattutto meno ricorsi pretestuosi.

Si tratta di una formula sciocca, sempliciotta e semplicistica, ma che fa sempre tanto consenso a chi l’afferma e tanti lettori a chi la pubblica, perchè fornisce un facile bersaglio ad approfittatori e popolino.

L’articolo, a firma del – maguardunpò….. – ex magistrato Bruno Tinti (consultabile qui), si riferiva all’eccesso di ricorsi per cassazione e di avvocati cassazionisti, ma dare addosso all’Avvocatura è oramai è una vera e propria moda, tanto a nessuno importa se l’accusatore non ne spiega nè motivo, nè il contesto, ciò che conta è portersela prendere con qualcuno.

Noi allora preferiamo guardare a quella parte della Magistratura e della società civile che, scevre da partigianerie e dotate di apertura mentale e culturale, assai più silenziosamente e costruttivamente dialogano con l’Avvocatura alla ricerca di una comune azione di miglioramento della giustizia.

In ogni caso nessun vittimismo da parte degli avvocati: noi continueremo lo stesso a lavorare correttamente e seriamente nell’interesse dei nostri assistititi e nel rispetto della legge, affrontando a piè fermo tutti questi censori e tribuni nella prova dei fatti.

[Armando Argano - 29 marzo 2014]

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