Le minacce al Magistrato Lucia Aielli: gli studenti di Latina accendono il fuoco della passione contro la criminalità.

Non solo le istituzioni, ma soprattutto la giovane società civile vicino alla Dr.ssa Lucia Aielli, Presidente di Sezione del Tribunale Penale di Latina, a manifestare solidarietà per le gravi minacce che le sono state rivolte dalla malavita organizzata, che lei ha giudicato in molti processi.

CS-21112014Da ultimo le epigrafi mortuarie che ne annunciavano le presunte esequie per il 28 novembre 2014.
Ma proprio il 28 novembre 2014, invece, si è avuta la pronta e unanime risposta di una cittadinanza che non intende soccombere alla strisciante infiltrazione della criminalità.

Mentre buona parte della politica locale è andata in questi tempi cianciando, pro domo sua, di una Latina sostanzialmente tranquilla, c’è chi come Lucia Aielli e gli altri Magistrati, inquirenti e giudicanti, lavorano duramente per arginare la marea montante del malaffare.

MagistratoLuciaAielli

Il Magistrato Lucia Aielli

Nell’Assemblea indetta dalla Sezione di Latina Associazione Nazionale Magistrati, fondamentali e chiarissimi gli interventi del Presidente del Tribunale Dr. Catello Pandolfi, del Procuratore della Repubblica Dr. Andrea De Gasperis, della Dr.ssa Mara Mattioli (componente di collegi giudicanti insieme con la Dr.ssa Aielli), del Sostituto Pubblico Ministero Dr.ssa Daria Monsurrò, del Presidente dell’Ordine degli Avvocati Giovanni Malinconico.
Tanti i Magistrati presenti, e lasciamo a chi si occupa professionalmente di cronaca di nominarli tutti, ma a loro e alle Forse dell’Ordine va la nostra stima ed il nostro consenso per quanto di buono riescono a fare, nonostante la conclamata scarsezza di risorse.

Nell’Assemblea sono intervenuti anche il Procuratore Capo di Roma Giuseppe Pignatone e il giornalista dell’Espresso Lirio Abbate sotto scorta da sette anni per le minacce di morte ricevute dalla mafia.
Sincera solidarietà è stata espressa anche dalla Sezione di Latina dell’Associazione Nazionale Avvocati Italiani e dalla Camera Penale di Latina.

Ma la differenza l’hanno fatta proprio gli studenti, come sempre speranza per un futuro migliore, che di concerto con molti docenti hanno dato vita ad una manifestazione di piazza sincera e calda, come solo chi non è ancora sconfitto dal disincanto può fare.281120142a

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