Il Magistrato Referente Informatico nelle materie “civile e lavoro” della Corte d’Appello di Roma, Dr.ssa Rossella Masi, lo mette nero su bianco: “La previsione del deposito telematico facoltativo degli atti introduttivi, recentemente intervenuta con decreto-legge del 27 giugno 2015 n. 83, non trova rispondenza nelle attuali funzionalità degli applicativi (Sicid, Siecic e Consolle)“, sia quanto al primo grado, sia quanto al secondo grado di giudizio.
E’ antipatico dire che l’avevamo detto?
[Si ringraziano per la segnalazione gli Avvocati Bruno e Daniela Bellassai]