Niente da fare sull’irragionevole contributo unificato nel processo amministrativo degli appalti pubblici: la Corte di Giustizia europea dice che tutto va bene [CGUE, sezione 5^, 6 ottobre 2015 in causa C-61/14].

Per CGUE, sezione 5^, 6 ottobre 2015 in causa C-61/14 tutto bene dunque, con il contentino (di fatto di ben ardua realizzabilità), secondo cui “nell’ipotesi di contestazione di una parte interessata, spetta al giudice nazionale esaminare gli oggetti dei ricorsi presentati da un amministrato o dei motivi dedotti dal medesimo nel contesto di uno stesso procedimento. Il giudice nazionale, se accerta che tali oggetti non sono effettivamente distinti o non costituiscono un ampliamento considerevole dell’oggetto della controversia già pendente, è tenuto a dispensare l’amministrato dall’obbligo di pagamento di tributi giudiziari cumulativi“.
Vogliamo scommettere che tra breve aumenteranno a dismisura anche le somme dovute per contributo unificato nelle materie diverse dai contratti pubblici e per giurisdizioni diverse da quella amministrativa?

[Armando Argano - 16 ottobre 2015]

I commenti sono chiusi.