Processo TELECARTACEO – La sicurezza è in panne e si torna alla carta. Comunicato stampa 31 luglio 2015 del Presidente ANAI Maurizio de Tilla.

PROCESSO TELEMATICO

LA SICUREZZA È IN PANNE. SI RITORNA AL CARTACEO.

I Tribunali italiani e segnatamente l’Ufficio di Nocera Inferiore sono nel mirino degli hacker.
Rubati i dati relativi a numerosi procedimenti giudiziari. È in corso una indagine giudiziaria. Individuati alcuni responsabili.Si cerca di sapere dove sono finiti i dati scaricati e per quali fini sono stati utilizzati.

La sicurezza del processo telematico è, così, in pericolo.Speriamo bene.
Intanto non si conosce il livello della sicurezza dell’intero sistema e segnatamente la custodia e riservatezza dei dati.

L’ANAI ha scritto al Ministero della Giustizia per avere chiarimenti.

Il processo telematico è in forte crisi non solo per la sicurezza, ma anche per il recente provvedimento approvato dal Senato che fissa misure organizzative per l’acquisizione anche di copia cartacea degli atti depositati con modalità telematiche.Le misure riguardano, altresì, la riproduzione su supporto analogico degli atti depositati in via telematica nonché la gestione e conservazione delle copia cartacee.
Si tratta, quindi, di un vero e proprio doppio deposito, mentre l’ANAI aveva chiesto l’alternativa tra i due depositi (cartaceo e telematico).

Intanto, dopo l’estensione del luglio 2015, le Corti di appello sono in tilt.
I casi di disfunzioni non si contano più.
Senza sicurezza e senza certezza di funzionamento non è possibile andare oltre.

Il Presidente A.N.A.I.
Maurizio de Tilla

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