Muhammad Ali (aka Cassius Clay), ma qui c’azzecca? Si, perchè è morto un altro campione dei diritti umani.

CassiusClayprison2aUn campione dei diritti umani, perchè ha pagato in proprio scelte difficili in un’epoca difficile.
Nel 1967, tre anni dopo la conquista del campionato mondiale, Ali si rifiutò di combattere nella Guerra del Vietnam per via della sua religione e della sua opposizione al conflitto, affermando “Non ho mai litigato con questi Vietcong. I veri nemici della mia gente sono qui“.
Fu arrestato, accusato di renitenza alla leva, condannato e privato del titolo iridato.
Non combattè per i successivi quattro anni.
L’appello di Muhammad Alì giunse sino alla Corte Suprema degli Stati Uniti d’America, che annullò la sua condanna nel 1971.
La sua battaglia come obiettore di coscienza è stata una tappa fondamentale nella lotta contro il razzismo.
Cassius Clay è un nome da schiavo. Io non l’ho scelto e non lo voglio. Io sono Muhammad Ali, un nome libero. Vuol dire amato da Dio. Voglio che la gente lo usi quando mi parla e parla di me“.
Per questo anche il nostro omaggio: egli è stato Avvocato dei diritti di libertà, esempio per tutti noi che portiamo la toga.

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